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Guida al Bonus Ristrutturazioni 2023: Quando un Parente Sostiene le Spese

Il Bonus Ristrutturazioni al 50% rappresenta un’opportunità per i contribuenti con un immobile oggetto di lavori edilizi. Vediamo come funziona quando un parente interviene a coprire le spese di ristrutturazione e quali sono i requisiti necessari per accedere a questo beneficio.

Le Peculiarità del Bonus Ristrutturazioni

È essenziale comprendere come funziona il bonus ristrutturazioni e quali sono le sue peculiarità prima di esplorare i requisiti specifici. Si tratta di un’agevolazione fiscale destinata a chi intraprende interventi di recupero del patrimonio edilizio, regolamentato dall’articolo 16-bis del Dpr 917/86.

Per le spese sostenute fino al 31 dicembre 2024, la detrazione IRPEF è pari al 50% delle spese, con un limite massimo di 96 mila euro per unità immobiliare.

bonus ristrutturazioneChi può Beneficiare del Bonus?

L’Agenzia delle Entrate stabilisce che possono beneficiare del bonus tutti i contribuenti assoggettati all’IRPEF, inclusi proprietari, inquilini, soci di cooperative e conviventi di fatto, che possiedono o detengono gli immobili oggetto degli interventi.

Condizioni per il Parente Che Sostiene le Spese

Per chi si domanda se un parente che paga per i lavori può beneficiare del bonus, l’Agenzia delle Entrate chiarisce che i parenti entro il terzo grado e gli affini entro il secondo grado possono fruire della detrazione. Tuttavia, è obbligatorio che il parente sia un convivente del proprietario dell’immobile.

Il Bonus Ristrutturazioni rappresenta un vantaggio significativo per coloro che desiderano effettuare lavori di ristrutturazione. Quando un parente sostiene le spese, è fondamentale essere informati sui requisiti e le condizioni per beneficiare di questo incentivo fiscale.

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